domenica 15 giugno 2008

La Rede Wicca

La Rede (o il Rede) è un componimento -- la versione originale inglese è in rima, quella italiana varia da traduzione a traduzione -- in cui sono raccolti i principi fondamentali della religione Wicca. Non si tratta di un codice di norme da seguire obbligatoriamente, quanto piuttosto di una serie di linee guida suggerite, compresi consigli e nozioni riferite alla pratica della stregoneria.
Una sua variante appare per la prima volta negli scritti di Gerald Gardner, che a sua volta riecheggia una regola simile, attribuibile ad Aleister Crowley, che recita "Fa' ciò che vuoi, sarà tutta la legge".
La versione più famosa è stata redatta da Doreen Valiente agli inizi degli Anni '60, mentre una più lunga, ad opera di Lady Gwen Thompson (che però ne attribuì la creazione alla nonna, Adriana Porter) fu pubblicata nel 1974 sulla rivista Green Egg.

Osservare la Rede noi dobbiamo
Con tutto l'Amore e Fiducia che abbiamo
Vivi e poi vivere sappi lasciare,
onesto nel prendere e giusto nel dare.
Devi tre volte il cerchio segnare
Perché i maligni si faccian cacciare.
Incatena la formula, incatenala bene
Esprimila in rima come conviene
Dolce lo sguardo e tocco leggero
Parla pochissimo e ascolta davvero.
Deosil segue la Luna in crescendo
e Runa di Streghe va ripetendo
Widdershin' 'vece su Luna Calante
canta una Runa male augurante.
Quando la Luna Nuova poi sorge
bacia la mano alla Madre che porge
E quando Piena la Luna rimane
le attese del cuore non saran vane
Attento alla forte tempesta del Nord:
ammaina le vele e chiudi le porte
Quando l'Austro incomincia a soffiare
l'amor sulle labbra ti vuole baciare
Quando sibila il vento a Ponente
i morti non trovan riposo per niente.
Se il vento dall'Est comincia a tirare
ci son novità e feste da fare.
Nove legni sotto il paiolo a bruciare
Infiammali e dopo fai consumare
Sia il sambuco l'albero eletto
non lo bruciare o sarai maledetto.
Quando la Ruota incomincia a girare
comincino i fuochi di Beltain a bruciare.
Quando il giro a Yule è compiuto
accendi il ceppo e regna il Cornuto
Bada tu al fiore, al cespuglio e al boschetto
e dalla Signora tu sia benedetto.
E dove l'acqua si va ad increspare
getta una pietra ed il vero traspare.
Quando un vero bisogno tu avrai
non ascoltar l'avidità altrui.
Con degli sciocchi il tuo tempo è sprecato
e come loro sarai giudicato.
In gioia il venire, in gioia l'andare
anima il volto e il cuor fai scaldare.
Ricorda la Legge del Triplo: è fatale
ritorna tre volte sia il bene che il male.
Se la fortuna da te è distante
segna una stella blu sulla fronte.
E che tu sia leale in amore
o anche il tuo amante sarà ingannatore.
Son otto parole la rede per noi:
Se male non fai, fai quello che vuoi
Traduzione di Giampaolo Gianese - ddrwydd del tempio di Ara; dall'originale di Lady Gwen Thompson

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